La musica, il suono ed il canto sono energie potenti e pervasive.
Letteralmente creano, come si narra nella Bibbia e nei Veda.
E ci danno tanto aiuto e tanta bellezza; io stesso pur non essendo del mestiere uso mantra e suoni energetici nel mio lavoro e nelle mie pratiche proprio per i benefici che danno.
Ecco qua l’idea di occuparmi del settore, dallo spunto di un mio amico chitarrista che mi ha richiesto un massaggio alle dolenti mani.
Spero con questo articolo di poter essere di supporto a chi fa di questa arte un pezzo importante della sua vita.
Se ami la musica, ama il tuo strumento
Si, perché la passione domina l’autoconservazione a volte 🙂
Come tutte le specializzazioni, anche il musicista ed il cantante possono incorrere in disagi che pregiudicano il benessere fisico e mentale ed incidono sul risultato artistico.
Vediamone qualcuna con alcuni consigli per il self-help, mentre elencherò poi in fondo delle proposte di lavoro tramite il bodyworking attivo e passivo:
1 – Postura scorretta.
Ogni strumento impone certe posizioni, che ripetute ore dopo ore finiscono per scombinare la postura e creare tensioni muscolari nei vari distretti. Il mal di schiena è il minimo. Quindi, o si suonano a ruota tutti gli strumenti, o si deve compensare . Stretching, ginnastiche dolci ed esercizi selettivi sulle parti del corpo che rimangono statiche giovano sicuramente.
2 – Dolori articolari.
Derivato del punto precedente. Ogni specializzazione ha il suo prezzo, quindi possono insorgere dolori ed infiammazioni articolari causate dai movimenti ripetitivi e dall’assenza di riposo. Riposo che sarebbe sempre la medicina migliore. Si possono poi usare buoni rimedi a base di arnica ed artiglio del diavolo ad esempio, e la terapia del freddo ed argilla vegetale in caso di infiammazioni.
3 – Mani sensibili.
Oberate dal superlavoro ed insidiate da gelo e vento, gli strumenti del musicista vanno custodite come il penny di Zio Paperone. Vanno mobilizzate a detensionate con cura ed massaggiate con oli nutrienti come il sesamo ed il cocco per rinvigorirle.
4 – Voce calante.
Il contro altare del punto sopra per i cantanti. Di proteggere la gola già lo sapete, un aiuto in più lo potete avere con il doveroso riposo, suffumigi con bicarbonato o camomilla ed ingerendo un cucchiaino di sciroppo di acero con una goccia di olio essenziale di cipresso mischiati in un infuso di timo.
5 – Tensioni emozionali.
Si sa, l’arte è sofferenza. Ansia da prestazione, rabbia da serata storta, nervosismo nell’esecuzione, l’emozionalità è decisiva nel campo della musica come in altri campi. Concentrarsi sul proprio respiro, magari contando un respiro profondo e quattro normali per più serie può aiutare a ritrovare il proprio centro. E non preoccupatevi, siete bravissimi .
Spunti di lavoro con il bodyworking
Prendersi cura di se quotidianamente è la cosa che da i risultati migliori, da sempre lo promuovo. Quindi amate il vostro corpo, disciplinate la vostra mente e coltivate il vostro cuore: la vostra essenza ne beneficerà, e la vostra musica sarà superba.
Detto ciò, il bodyworking può dare aiuti supplementari in questo senso: ogni tanto serve fare una manutenzione extra.
Ecco degli esempi di trattamenti che proporrei a chi lavora nel campo della musica, che verranno come sempre tagliati su misura del ricevente ed accompagnati da indicazioni post-sessione per ottimizzare i risultati:
1 – Trattamenti per il riequilibrio posturale e la mobilità articolare.
L’obiettivo è riconfigurare il corpo e consolidare i risultati. Si lavora tramite il massaggio, lo stretching, lo shiatsu o la manipolazione posturale, a seconda delle necessità del soggetto, individuando i punti critici ma con un occhio all’intera struttura. Viene preso in considerazione il setting di lavoro e la posa artistica per comprendere che migliorie apportare ai fini della salute, vengono fatti fare esercizi propiocettivi per prendere coscienza del proprio corpo e date indicazioni e pratiche per migliorare i risultati della seduta.
2 – Massaggio specialistico alla schiena.
Completato da mobilizzazioni articolari, utilissimo per prevenire ed alleviare le algie muscolari. Un must per chi deve assumere posture forzate e deve stare molto tempo seduto. Una schiena elastica migliora l’esecuzione con lo strumento e permette di arrivare a fine serata senza essere piegati in due dal dolore. Anche qui fornisco sempre utili indicazioni per la prevenzione di questo problema.
3 – Massaggi specialistici per gli arti superiori.
Si tratta di protocolli specifici che comprendono un lavoro sulle fasce muscolari, allungamenti mirati e massaggi eseguiti con oli medicati per alleviare la stanchezza muscolare, nutrire la pelle e le articolazioni ed affrontare artriti e ristagni di liquidi. Per casi particolari la tradizione ayurvedica prevede trattamenti con l’uso di erbe e del calore molto efficaci.
4 – Trattamento del diaframma e dei muscoli accessori della respirazione.
Utile ai musicisti, straordinario per i cantanti. Vengono alleviate le tensioni diaframmatiche e detensionati i muscoli accessori della respirazione con la mobilizzazione ed il massaggio. Ne guadagna enormemente la capacità respiratoria e la qualità della voce, inoltre il maggior afflusso di ossigeno fornisce molta più energia. Il percorso si completa con esercizi di rieducazione respiratoria per proseguire nei miglioramenti in autonomia.
5 – Sessioni di rilassamento.
Più la mente è calma e le emozioni ben vissute e migliore è la resa artistica, oltre che la qualità di vita ovviamente. Le vie del rilassamento che propongo possoo essere di bodyworking passivo, che può configurarsi con un massaggio ayurvedico, un trattamento reiki od una seduta di digitopressione, oppure attivo attraverso la pratica del qigong, dello stretching o del pranayama. Ad ognuno la sua via, l’obiettivo è coltivare la centratura e la pace nel cuore e nella mente.
Questi solo alcuni esempi. Sul mio sito puoi trovare altri spunti per raggiungere i tuoi obiettivi di ben-essere.
Io sono sempre a disposizione per consigliarti al meglio.
Buona musica a tutti!