La nostra cultura è ossessionata dalla felicità, ma se ci fosse un percorso più appagante? La felicità va e viene, dice la scrittrice Emily Esfahani Smith, ma avere un significato nella vita – servire qualcosa al di là di te stesso e sviluppare il meglio dentro di te – ti dà qualcosa a cui aggrapparti.
La Smith parla di quattro pilastri per avere una vita significativa:
1 – Legami. Avere relazioni nelle quali si viene valorizzati per ciò che si è dentro e in cui si dà valore agli altri.
2 – Lo scopo. Trovare il proprio scopo non è la stessa cosa che trovare un lavoro che ci renda felici.
Uno scopo riguarda meno ciò che si vuole e più ciò che si dà.
3 – La trascendenza. Andare oltre se stessi, quei rari momenti
in cui si esce dalla frenesia della vita quotidiana, la percezione di sé svanisce e ci si sente connessi a una realtà superiore.
4 – Raccontare storie. La storia di se stessi che si racconta a se stessi.
Chi ha una vita significativa, tende a raccontare la propria storia
definita da redenzione, crescita e amore.
La felicità va e viene.
Ma quando la vita è davvero bella, quando le cose si mettono davvero male, avere un significato ci dà qualcosa a cui aggrapparci.