Dopo il (brr…) gelo invernale finalmente ecco qua la primavera!
Una stagione cardine dal punto di vista della medicina tradizionale cinese, in quanto inizio del nuovo ciclo energetico. Fluirci assieme è la migliore strategia per ottimizzarne le caratteristiche a vantaggio del proprio ben-essere, mitigandone così i lati più impattanti per il nostro equilibrio.
Conoscenza è potere. Se non puoi batterli, unisciti a loro 🙂
Elemento legno: la trasformazione
La MTC, che vede la realtà come energia in trasformazione, e per meglio studiarne le caratteristiche esemplifica a livello teorico questo perpetuo ciclo energetico in cinque logge (fasi) contraddistinte dagli archetipi di un elemento.
La primavera è la stagione del Legno, che come una pianta che nasce e si sviluppa vede in se le caratteristiche della crescita, dell’espansione e della trasformazione. E’ un buon momento per iniziare cose, per guardare con freschezza al futuro, per fare buoni piani di azione. Infatti progettualità e decisionalità fanno parte di questa fase energetica.
L’elemento legno incorpora l’aspirazione intima dell’uomo verso il continuo sviluppo personale, psichico e spirituale, che se viene bloccata rischia di comprimersi ed esplodere in maniera violenta. La primavera quindi è un buon momento, dopo la sedimentazione fatta nell’inverno, per comprendere cosa vogliamo per noi stessi e come svilupparlo, e per sentire cosa lo sta frenando causandoci tanta tensione.
Se il nostro Legno è sano saremo pazienti, tolleranti verso noi e gli altri ma senza perdere di vista la nostra situazione e i nostri scopi. Infatti la vera natura del Legno è la gentilezza, e non la rabbia, che subentra se squilibrato. Un Legno sano ci dona flessibilità nelle situazioni e visione chiara, creatività, pragmatismo e organizzazione.
I doni del Legno
Un Legno sano e vigoroso dona una incredibile energia fisica ed emozionale.
Come tutte le logge energetiche ad esso viene attribuito il governo di una coppia di meridiani energetici (percorsi dove scorre la bioenergia dell’individuo) collegati e gestori di un organo e un viscere, in questo caso del fegato e della vescicola biliare. Senza scendere troppo nella teoria, vediamo le funzioni di questo complesso energetico.
Sul piano fisico-energetico abbiamo:
- accumulazione, libero fluire e distribuzione della bioenergia, e suo movimento verso l’alto, quindi fondamento di ogni tipo di crescita, anche spirituale;
- stoccaggio del sangue e sua distribuzione quando necessario;
- nutrimento e vigore di muscoli e tendini;
- buono stato di salute di occhi e unghie;
- azione decisiva sul processo digestivo;
- apertura e chiusura di cicli fisici, ad esempio le mestruazioni;
- buono stato di salute dei genitali e una delle fonti dell’energia sessuale.
Sul piano mentale-spirituale invece abbiamo:
- il fegato è la sede dello Hun, l’anima immortale collegata al divino ed essenziale per la crescita spirituale. Esso è in rapporto con la fantasia, l’immaginazione e la creatività;
- capacità di organizzare e rendere decisioni, equilibrio fra razionalità ed emotività.
Come si può capire è fondamentale garantire una buona sapute al nostro Legno, e soprattutto in primavera dove sarà più sollecitato.
Aprile dolce dormire
Nei vecchi proverbi c’e’ un fondo di verità. Infatti il riposo è un cardine per la salute del Legno.
Da cosa vediamo se il nostro Legno è in sofferenza?
Intanto dallo stato di muscoli, tendini e occhi, che come abbiamo visto sono a esso collegati. Una propensione eccessiva alla rabbia (sia manifesta che covata) e un odore corporeo acidulo-rancido sono altre manifestazioni di squilibrio, così come dolori nel lato interno della coscia e sui lati del corpo.
Cosa indebolisce il legno?
Il vento è il fattore cosmopatogeno del legno, mentre la rabbia è quello endogeno. Il sapore troppo piccante lo danneggia, così come l’eccesso di alcool, droghe, bevande stimolanti e medicinali. In genere tutti gli eccessi della vita gli nuocciono, che siano il lavoro, il sesso, viaggi troppo frequenti, ecc…
Cosa invece lo rafforza?
Come detto all’inizio, tanto riposo, distensione e tranquillità, la gioia delle piccole cose e non l’euforia degli eccessi. Sono poi rafforzanti dell’elemento il sapore acido, che lo rinfresca e lo armonizza, e il colore verde, nei vestiti e nell’ambiente. Entrambi nelle giuste dosi sennò si rischia invece di irritarlo. Anche una buona dieta disintossicante fa al caso suo.
Sul piano delle discipline bionaturali se sentiamo di aver bisogno di un supporto alla nostra condizione energetica, o vogliamo lavorare in prevenzione, c’e’ l’imbarazzo della scelta secondo le nostre attitudini. A titolo di esempi non esaustivi si va dalle discipline a mediazione corporea (shiatsu, riflessologia, tui na, reiki), alle pratiche fisiche (daoyin, yoga, stretching dei meridiani, qigong dei suoni) alla fitoterapia e floriterapia come l’uso di oli essenziali e fiori di Bach.
Che il vento di primavera porti a tutti voi un buon inizio!
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